giovedì 3 maggio 2012

Recensione: Se fossi dio... di Meg Rosoff


Titolo: Se fossi dio...
Autore: Meg Rosoff
Editore: Fanucci
Pagine: 256 pag.
Collana: Teens internationals
ISBN: 9788834718414

Trama: Bob ha 19 anni, è pigro, arrogante e magrissimo, e pensa solo al sesso. Bob è Dio e vive in un appartamento con Mr B., il suo segretario personale, depresso ed efficiente. Bob ha una madre alcolizzata e giocatrice d'azzardo che perde al gioco Eck, il pinguino da compagnia della giovane divinità. Poi Bob incontra Lucy, che fa la guardiana allo zoo e tutto cambia. Scende sulla terra per farle la corte e inizialmente la ragazza è molto attratta da questo ragazzo alto e con gli occhi che brillano, finché non si stufa delle sue improvvise sparizioni. Tanto più che un dio innamorato è un dio che non fa bene il proprio lavoro, e il mondo ne paga le conseguenze con carestie e inondazioni.

Voto: 2.5/5


La mia recensione:

Un libro ironico su dio
non mi infastidiva affatto, anzi
l'ho trovato una bella sfida.

Attenzione: se state cercando un libro "politically correct" andate oltre, perché qui si scherza su dio.

Mai recensione fu più tristemente combattuta come quella che sto per fare. MI DISPIACE essere così bassa con questo libro ma, davvero, le ultime pagine erano di una noia mortale, quasi da lanciarlo contro il muro.
Perché? È una domanda a cui non ho ancora trovato risposta. L'inizio era davvero promettente. Un misto tra ironia pura e sarcasmo. Da sbellicarsi. Ma poi?
Un lenta discesa verso una noiosissima storia.

Bob, diciannove anni, Dio sulla terra.
La sua unica passione è il sesso
ed è in costante ricerca di un'anima.. da letto.
Segni particolari: pigro, narcisista ed egoista.

Dov'è Dio? La maggior parte dei credenti un po' scettici se lo sta chiedendo. Come mai Dio creò tutti questi animali e ora lascia che si estinguano senza pudore? Perché creare un mondo così bello e poi lasciarlo decadere in modo così indecente?
La risposta è semplice: nei primi sei giorni Bob, ovvero Dio, si era divertito un mondo a creare qua e là questa o quella creatura, ma all'alba del sesto giorno era già esausto e da lì in poi non volle più alcuna responsabilità.

Inoltre, giustamente, a fianco di Bob c'è Mr B., il suo segretario, che deve occuparsi di tutte le faccende noiose dell'essere Dio come, ad esempio, esaudire le preghiere, evitare le catastrofi e quant'altro. Le mansioni di Bob, però, non sono inesistenti e così comincia a peggiorare le cose, sbagliando le coordinate delle piogge, allagando le città americane e facendo morire di sete le popolazioni africane.

Quando Bob incontra Lucy o, per meglio dire, la vede per la prima volta, la sua vita cambia. Decide di volerla conoscere anzi, lui deve conoscerla perché quello è il suo volere e per Mr B. comincia una lunga e dolorosa odissea: ogni volta che Bob è innamorato, per la Terra è un periodo di terribili catastrofi.

In questa più o meno graziosa ricetta, vi si aggiungono uno strampalato animaletto di nome e di razza Eck, una mamma alcolista che si gioca tutto al poker e altri personaggi secondari come Emoto Hed che decide di mangiarsi Eck, dal momento che ha la carne più buona di tutte le galassie.

Riuscirà Bob a conoscere Lucy? Ovviamente sì. E, sempre ovviamente, lui sarà il ragazzo perfetto, meraviglioso e "principesco" quello che lei aveva sempre sperato di trovare. La loro storia d'amore, però, verrà continuamente ostacolata da tutti i personaggi, in primis Mr B., ormai stufo di dover aggiustare di errori di Bob.

Sono sicura che un libro assurdo e bizzarro come questo non lo avrete mai letto da nessuna parte. Cosa ho apprezzato? Sicuramente questa particolare rappresentazione di dio, sempre così onnipotente, che per una volta tanto è più umano di tutti noi, sempre occupato a "smanettarsi" pensando a Lucy. Mr B., così diligente e acuto, sarà molto più incline alla nostra idea di Dio, piuttosto che Bob.

Cosa non ho apprezzato? La lentezza del libro, l'assurdità della storia in generale, che non ha un vero inizio e neanche un vera fine e, per ultimo, la difficoltà che ho provato ad immedesimarmi nella storia, togliendomi il gusto, quindi, di leggermi un bel libro. Peccato, davvero, prometteva molto bene!

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