venerdì 30 dicembre 2011

From books to movies #2


Eccomi con il secondo appuntamento con la rubrica From books to movies! Quest'oggi vi segnalo un prossimo adattamento cinematografico: The host/L'ospite di Stephenie Meyer!

Andrew Niccol è il regista, attualmente il film è in pre-produzione.  Il film verrà girato in Lousiana e New Mexico e una parte del Cast è già stata decisa: Saoirse Ronan (Ember - il mistero della città di luce, Hanna) sarà Melanie/Wanda; Max Irons (Cappuccetto rosso sangue, Vivaldi) sarà Jared mentre Jake Abel (Percy Jackson e gli dei dell'olimpo, Sono il numero quattro) interpreterà Ian. Pare sia stato confermato anche Bradley Steven Perry (Buona fortuna Charlie, Sharpay's fabulous adventure) come Jamie. (Questi dati sono riportati solo su IMDb).

La presunta data di uscita dovrebbe essere il 29 marzo 2013 (sfidano i Maya! n.d.A.), perciò dovremo aspettare più di un anno per il film. Intanto le cose potrebbero cambiare!

La trama è sostanzialmente questa:


Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.

Clicca qui per leggere l'articolo di primissima.it


Sono sempre scettica nelle trasposizioni cinematografiche dei miei libri preferiti. Spesso non azzeccano gli attori, tagliano scene importanti e rendono insulse anche le emozioni più forti. Così come è successo con Twilight (ahimé!), ho paura che anche The Host verrà criticato duramente e amato dalle "grandi fans della Meyer". Purtroppo sappiamo bene che i pregiudizi non vengono accantonati, perciò qualcosa mi dice che non verrà apprezzato appieno perché la fama della scrittrice ne oscurerà totalmente la trama.

Ammetto che Max Irons e Jake Abel non mi piacciono per niente, sono totalmente differenti dalle descrizioni nel romanzo e mi puzza di "adattamento" forzato. Mettono i primi tre bellocci trovati per caso e mi rovinano la trama. Ignorando il fatto che Jared aveva i capelli lunghi con i colpi di sole, la barba e quest'aria da vissuto nei suoi 26 anni (almeno l'età dell'attore l'hanno azzeccata) e la pelle scura, quello che mi colpisce è Jake Abel. Ian O'Shea, nel libro, era un bel ragazzone muscoloso, con la pelle chiara, i capelli scuri e gli occhi blu. Jake Abel è un ragazzo come tanti, non così muscoloso, non così enorme come lo intende la Meyer nel libro, ma soprattutto è biondo.




Si ringraziano primissima.it e IMDb per le informazioni.

martedì 27 dicembre 2011

Recensione: Unwind di Neal Shusterman

Titolo: Unwind
Autore: Neal Shusterman
Editore: Piemme
Pagine: 415 pag.
Collana: FREEWAY
ISBN: 9788856602203

Trama: La seconda guerra Civile, che passò alla storia come la Guerra Morale, fu un conflitto lungo e sanguinoso, combattuto negli Stati Uniti su un'unica questione: l'accettazione o meno dell'aborto. Per mettervi fine, venne approvata una serie di emendamenti nota come Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista, sia quello antiabortista. La Legge stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni. Fra i tredici e i diciotto, però, i genitori possono decidere di abortire in modo retroattivo a condizione che, tecnicamente, la vita dell'adolescente non finisca. A questo scopo, tutti gli organi del ragazzo verranno impiantati in persone in attesa di trapianto, le quali manterranno una memoria del donatore. Il processo tramite cui il ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto vivo si chiama Divisione. È una pratica largamente accettata dalla società. Connor ha sedici anni, Lev tredici e Risa quindici. Tutti e tre hanno uno stesso destino: essere Divisi. Tutti e tre vogliono sfuggire a questo destino, e sono pronti a combattere.


Voto 5/5


La mia recensione:

Era nella wishlist di una blogger.
La trama era devastante, un mondo surreale.
Un genitore che uccide un figlio.
No, non uccide, divide.


Potremmo classificare un libro in migliaia di modi: bello, brutto, emozionante, noioso, lungo, corto, ecc. ecc.
Allo stesso modo, potremmo classificare "Unwind" come uno dei libri più belli letti quest'anno, uno tra i più emozionanti e inaspettati.

Per quanto possa essere una trama particolare, parla di tre ragazzi. Tre ragazzi destinati alla divisione.

Risa ha talento. Ha un dono, è una pianista, ma non ha futuro.
Risa vive all'OrfSta, dove i bambini vengono tirati su grazie allo Stato.
Ma se non sei tra i più brillanti, lo Stato non ti mantiene.
Quindi vieni diviso.

Connor è un ragazzo ribelle, un combina guai.
Certo, si mette nei pasticci solamente per l'adrenalina, per sentirsi vivo.
Quel giorno, quando trova solamente tre biglietti per le Bahamas, si chiede dove sia il suo.
Poi trova il documento della sua divisione.

Lev è una decima.
La Bibbia dice che bisogna donare il 10% delle proprie ricchezze.
Lev è il decimo figlio.
Lev è nato per essere diviso.

I tre protagonisti si "scontrano" per caso. Connor scatena un incidente e salva Lev; Risa coglie l'occasione per scappare.
Così il trio cerca un modo per sopravvivere fino ai diciotto anni: se diventi maggiorenne, non puoi più essere diviso.
Questo è l'obiettivo di Connor e Risa, ma Lev ha altri piani, lui è nato per essere donato alla società. Glielo ha detto il Pastore Dan, glielo hanno detto i suoi genitori, lo sa perché lo dice Dio.

La vita dei tre protagonisti si divide. Capitolo per capitolo, i ragazzi crescono, si conoscono e la loro vita si intreccia con altre persone. Alcuni saranno pronti ad aiutarli, altri cercheranno di tradirli. Dopo varie peripezie, una neonata salvata dalla Direttiva Cicogna, una fuga da un liceo, un nascondiglio in una vecchia cantina e un amico con un lobo temporale che dà problemi, le loro vite saranno costrette ad intrecciarsi ancora. L'Ammiraglio è un salvatore per tutti i ragazzi destinati alla divisione. Tutti, nel Cimitero, hanno un loro posto. Nessuno viene dimenticato e nessuno rimane con le mani in mano. Degli strani omicidi, però, metteranno in allarme l'Ammiraglio e Connor, fino alla Rivolta.

Nonostante ci si accorga, durante il libro, che i protagonisti non sono degli ingenui, non si può sapere chi è davvero pronto a pugnalarli alle spalle. Così, quando credevano di aver tirato un sospiro di sollievo perché potevano tornare a sperare, la minaccia della divisione li investe nuovamente, fino  all'imprevedibile ed emozionante finale.
Neal Shusterman ha la capacità di rendere il romanzo attivo, non si è mai completamente tranquilli, perché è tutto talmente dinamico che la situazione si ribalta in pochi capitoli. Non ho trovato parti noiose, magari lunghe, ma non mi è mai capitato di chiudere il libro perché annoiata dalle tante descrizioni e da eventi inutili e "ingombranti" all'interno del romanzo.

L'intero libro è diviso in parti e a loro volta in capitoli e per ogni capitolo la narrazione cambia. Un altro aspetto positivo del romanzo è che si ha una finestra aperta nella testa di tanti personaggi, non solo dei protagonisti, in quanto oltre a Connor, Risa e Lev, ci sono capitoli dalla parte dell'Ammiraglio, di Roland o dei Dividendi.

La storia è una miscela perfetta di avventura, amore, amicizia, speranza, tradimenti e voglia di vivere. Così come ci sono i momenti romantici, troviamo anche momenti di sincerità e cooperazione tra i diversi personaggi. Shusterman non ci risparmia la descrizione della divisione: in un capitolo dedicato, ci spiegherà passo per passo come avviene la divisione, momento che ho trovato particolarmente toccante e commovente, tanto era reale.

Per quanto la mia recensione possa essere una goccia in un oceano, vi dico che vale la pena leggerlo. Quando ho chiuso il libro, mi sono accorta di quanto mi mancasse. Ancora oggi, dopo giorni, ripenso alla storia di Connor, il coraggioso, Risa, la ragazzina d'acciaio, e Lev, il piccolo diventato grande.

Vorrei continuare a parlare all'infinito di questo libro, ma mi accorgo che non è possibile. 5/5 è il mio verdetto finale.

venerdì 23 dicembre 2011

Recensione: Wintergirls di Laurie Halse Anderson

Titolo: Wintergirls
Autore: Laurie Halse Anderson
Editore: Giunti Editore
Pagine: 384 pag.
Collana: Y
ISBN:  9788809745506

Trama: Lia e Cassie sono amiche dall'infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un'assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da "punirsi" per aver mangiato. Si ingozza d'acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda. Nel suo libro più toccante e poetico dopo Speak, finalista al National Book Award, L. H. Anderson esplora l'impressionante discesa di una ragazza nel vortice dell'anoressia.


Voto 4/5

La mia recensione:

Ero in attesa in biblioteca. 
L'occhio mi cadde sulla copertina, 
sembrava quasi un libro fantasy.
Poi lessi la trama. Non c'era niente di più reale.

"Wintergirls" è un libro particolare, di quelli che pur non essendo crudi, ti spiattellano la verità spiazzandoti.
Ho deciso di leggere questo libro perché ho sempre considerato l'anoressia "sopravvalutata" rispetto all'obesità, ma ho capito che sono davvero due modi completamente diversi di vivere.

Cassie ha un sogno: vuole essere la più magra.
Cassie, al campo, ha imparato a vomitare dopo aver mangiato.
Lo sa, sarai lei la più magra. Questo, solo fino al giorno della sua morte.

Lia è sempre stata una ragazza normale. Genitori separati a parte.
Un giorno, però, Cassie fa una promessa: vuole essere la più magra.
Lia giura: sarà lei la più magra.

Il libro comincia con la morte di Cassie. Una morte misteriosa, inspiegabile all'apparenza, in un motel. 
Cassie è morta sola. Cassie ha perso la sua battaglia con il cibo.

E' Jennifer a darle la notizia, spera che, avvertendola subito, non subisca uno shock peggiore di quello che proverebbe scoprendolo dal notiziario locale o dai giornali. Lia non reagisce: lei e Cassie non erano più amiche.

Lo stato confusionale di Lia la fa sembrare quasi insensibile. Questo fino a che non ascolta la segreteria telefonica: trentatré chiamate di Cassie poco prima di morire.
Così comincia la storia di Lia. Lia è anoressica, Lia non mangia perché si sente grassa e Lia ha degli obiettivi. Tre, per la precisione.

1° obiettivo: 45 kg.
2° obiettivo: 43 kg.
3° obiettivo: 40 kg.

Lia si ricorda bene anche i mesi passati in Clinica, quando la facevano mangiare a forza, quando cercavano di farla ingrassare e lei non poteva sapere il suo peso esatto e le facevano bere strani composti di cui non poteva conoscere il valore calorico.
Così, mentre cerca di scoprire cosa è successo a Cassie, si ritrova a litigare con il padre, con la madre, con la matrigna, con la psicologa e continua ad odiare sempre di più il cibo, evitando come la peste tutti i cibi superiori alle 100 calorie. Sa con precisione quante calorie mandare giù, restando nelle 400-500 giornaliere e, se per caso dovesse eccedere, c'è sempre lo step notturno ad aspettarla: con il giusto movimento fisico, può riparare agli errori commessi.

Tra una famiglia frantumata, genitori incoerenti e irresponsabili e una sorellina acquisita a cui badare, Lia riesce a nascondere il suo peso e la sua situazione. 

Un giorno riceve una chiamata da un certo Elijah, il ragazzo le dice che deve parlare, è stato lui a trovare Cassie morta.
Improvvisamente Lia inizia a fare delle scelte, per quando giuste o sbagliate siano, che l'aiuteranno a scoprire cosa è successo alla sua amica d'infanzia.

Tormentata dal fantasma di Cassie, Lia ha paura ad addormentarsi. Tormentata dal proprio corpo, trova la redenzione solo nell'autolesionismo.
Tormentata dai genitori, dichiara guerra al cibo.

Tradita dal mondo, tradita da sé stessa, tradita dagli estranei. Lia è una "Ragazza d'inverno" a tutti gli effetti. Non è morta, ma non è del tutto viva.
Totalmente incosciente di quello che potrebbe succederle, continua a negarsi le gioie del cibo, fino al giorno in cui vuoterà il sacco, finché metterà a nudo la sua anima.

Il romanzo ha molti particolari che lo rendono interessante. La prima particolarità che salta subito all'occhio è un fattore estetico, probabilmente una scelta editoriale: ogni capitolo è segnato da un ago della bilancia.
Un altro appunto che mi sento di fare è che i capitoli non hanno una loro lunghezza. Una pagina, tre pagine, cinque pagine. C'è addirittura un unico capitolo di una pagina e mezzo con una sola frase ripetuta tante volte. E' un chiaro riferimento all'autoconvincimento della protagonista (perlomeno io l'ho interpretata così). L'ultima osservazione (sempre in un certo senso estetica) è la presenza di parole o frasi barrate, una sorta di censura dei veri pensieri della protagonista.
Il romanzo scorre, ma è piuttosto cupo e a tratti drammatico, anche se per un argomento come quello trattato dalla Anderson mi sembra inevitabile. 

Ero indecisa se dare 3/5, ma si è meritato un punto in più per la riuscita del romanzo, in quanto l'autrice dà un chiaro esempio degli effetti della malattia nella ragazza, ma se lo merita anche solo per il coraggio che ha dimostrato nel voler dar luce ad un argomento tabù, cercando di mostrarne anche i lati peggiori, senza dover ricorrere a lunghe e noiose analisi psicologiche, ma offrendoci direttamente la mente della malata (anche se mi sento quasi in colpa ad usare questa parola).

Lo consiglio? Sì, tutto sommato sì. Lo consiglio a chi ha voglia di leggere un romanzo reale che allo stesso tempo è totalmente surreale, com'è giusto che sia, vista la condizione psicologica della protagonista. 

lunedì 19 dicembre 2011

Reading Challenge ~ Romance




Shining Books partecipa alla Reading Challenge a tema Romance dell'Atelier dei libri!

{Per informazioni cliccare sul banner}

Questa sarà una gran bella sfida! :D

From books to movies #1


Ecco la rubrica dedicata agli adattamenti cinematografici
dei libri e delle saghe più belle.

Sono lieta di dedicare questa prima rubrica all'adattamento cinematografico di The Scorpio Races di Maggie Stiefvater (una delle mie scrittrici preferite).

La Warner Bros ha deciso di dedicarsi all'adattamento di questo libro, dopo aver concluso la sua "relazione" di ben dieci anni con Harry Potter (♥).

La trama, sostanzialmente, sarebbe questa:

Il libro, uscito da pochissimi giorni sugli scaffali americani segue le avventure dei giovani Sean Kendrick e Puck Connolly, due ragazzi impegnati in una gara che potrebbe costare loro la vita.
Ogni anno sulla loro isola si svolge una gara molto particolare: i ragazzi della zona devono cavalcare i kelpie o cavalli di fiume, mostri del folklore anglosassone che possono assumere la forma di cavalli neri. 
Alcuni di loro corrono per vincere, altri con l'unico scopo di sopravvivere. 
"A 19 anni Sean Kendrick torna ai blocchi di partenza come vincitore della gara dell'anno precedente. E' un giovane uomo di poche parole e se ha paura tiene ben nascosto questo sentimento dove nessuno è in grado di vederlo.
Puck Connolly invece è differente. Lei non ha mai desiderato partecipare alle Scorpio Races, ma il destino non le ha lasciato alcuna scelta. Così sarà la prima ragazza a entrare in gara. Purtroppo non sarà preparata a tutto quello che succederà. 



Clicca qui per leggere l'articolo completo di fantasymagazine.it

Devo dire che ne sono DAVVERO FELICE, anche se il libro non è ancora stato tradotto e, quindi, non l'ho ancora letto, mi fa piacere che sia proprio un libro di Maggie S. (Una ragazza davvero splendida, ogni volta che ho avuto il piacere di scrivere con lei, ha sempre risposto e sempre in modo gentilissimo).

Nonostante avesse già venduto i diritti cinematografici di Shiver, The Scorpio Races arriverà nelle nostre sale molto prima (probabilmente).

Non ci rimane altro che aspettare che il film venga girato e, nel frattempo, speriamo tutti in una traduzione del romanzo!!!


From the Library #1


Ecco a voi la prima rubrica del blog! ;)

Ogni tanto (anche se ultimamente dovrei dire MOLTO SPESSO), mi capita di prendere i libri in biblioteca (o nelle biblioteche della provincia di Torino), così ho deciso di creare una rubrica apposta per i libri presi in biblioteca.

Per questa prima rubrica, vi mostro i 4 libri che attualmente sono caricati nel mio profilo della biblioteca:


Unwind - La divisione - di Neal Shusterman


E finalmente ti dirò addio - di Lauren Oliver 


Hunger Games - di Suzanne Collins


Matched - di Ally Condie

Dire che sono entusiasta di poter leggere questi libri, è davvero un eufemismo. Li attendevo, li desideravo e finalmente li ho! Non posso far altro che ringraziare la biblioteca che ci dà la possibilità di leggere in qualsiasi momento.

E voi? Prendete mai libri dalla biblioteca?

sabato 17 dicembre 2011

Giveaway ~ From a book lover


Ecco a voi il PRIMISSIMO GIVEAWAY di From a book lover! :D

Isabella ha avuto una splendida idea: la possibilità di scegliere un libro tra quelli proposti e vincerlo a questo fantastico Giveaway! :D

La scadenza è il 27 dicembre... Cosa aspettate?!? :D

venerdì 16 dicembre 2011

Recensione: Cose da salvare in caso di incendio di Haley Tanner

Titolo: Cose da salvare in caso di incendio
Autore: Haley Tanner
Editore: Longanesi
Pagine: 326 pag.
Collana: Nuova Gaja Scienza
ISBN: 9788830427785


Trama: Vaclav ha dieci anni e un sogno: diventare un mago famoso in tutto il mondo. Ma il sogno più grande è fare di Lena, una compagna di scuola molto speciale, la sua incantevole assistente. Nasce così, all'insegna della magia, l'amicizia che cambierà la vita dei due ragazzini. Vaclav vive con i genitori, ebrei russi emigrati nella terra delle grandi opportunità, in un modesto appartamento di Brooklyn dove il borsc ha impregnato del suo odore ogni cosa. Stesse origini ha Lena, che non ha i genitori, abita con una giovane zia sbandata e passa molto tempo da sola. Si esprime soprattutto con le emozioni, perché l'inglese non è la sua lingua madre e spesso non trova le parole giuste. Ma ci pensa Vaclav ogni volta a regalargliele, aiutandola a leggere il mondo quando per lei diventa indecifrabile. Un giorno la madre di Vaclav scopre un segreto sconvolgente sulla piccola Lena. E da quel giorno la bambina sparisce, come per effetto di un numero di magia. Cosa le è successo? Chi si occuperà di lei? Chi la proteggerà? Per sette anni Vaclav, ogni sera, addormentandosi, si porrà queste domande. Finché la sera del diciassettesimo compleanno di Lena riceverà una telefonata che gli rivelerà ogni cosa e cambierà per sempre la sua vita...




Voto: 4/5


La mia recensione:

Lessi la trama su internet. 
"Dev'essere carino questo libro" pensai.
Era carino, sì, ma carino nel senso che ti entra nel cuore
e probabilmente non ti lascia più.


Di solito dopo "le prime impressioni" dico subito com'è stato il libro rispetto alle mie aspettative. Questa volta non riesco a fare lo stesso. "Cose da salvare in caso di incendio" è un libro particolare, ma nel senso che è talmente semplice che non ti rendi conto delle radici che stanno crescendo dentro di te.

Lena è una bambina sola, non ha capito ancora come va il mondo, ma sa che per qualsiasi cosa, potrà sempre contare su Vaclav.
Così decide di usarlo, con un ricatto.

Vaclav ha un sogno: lui vuole diventare il nuovo Houdini, perché lui è il suo mito e la sua biografia lo mette in pace con il mondo.
Ma sa che per essere un buon mago bisogna avere un'incantevole assistente.

Lena e Vaclav hanno un patto: riusciranno ad arrivare a Coney Island e fare il loro grande numero.
Vaclav ci crede davvero al suo sogno, nonostante sua madre Rasja non sia d'accordo, nonostante sia troppo piccolo persino per arrivarci a Coney Island.
Lena decide di assecondare il sogno di Vaclav, fino a quando la loro amicizia non le basterà più.

Poi, improvvisamente, Lena sparisce. Per sette anni non si farà più rivedere.

Vaclav non capisce, Vaclav non chiede e Vaclav, ogni giorno per sette anni, darà la buonanotte a Lena, sperando di riuscire a salvarla anche da lontano. Il giorno del diciassettesimo compleanno di Lena, però, Vaclav non le dà più la buonanotte. Ormai è tardi, è ora di voltare pagina, una nuova vita senza Lena.

Lena vive la sua adolescenza complicata con una madre adottiva. Lena vorrebbe raccontare il suo passato a qualcuno, ma non l'ha mai fatto. Fino ad ora, fino al suo diciassettesimo compleanno. Lena, dopo essersi "divisa" in tante Lena, decide di raccontare il suo passato alla prima compagna capitata lì per caso.

Quel giorno, entrambi, prendono due decisioni: lui decide di dimenticarsi di lei, lei decide di ritrovarlo.

Dopo sette anni, Vaclav scoprirà cos'era successo quella notte in cui Lena sparì. Caduto nel suo vortice, nel vortice dell'uragano Lena, capirà perché aveva bisogno di proteggerla, capirà per Lena era la sua unica amica e capirà perché, durante un compito quando era piccolo, alla domanda "Cosa salveresti in caso di incendio?" aveva provato l'impulso di rispondere "Lena".


Haley Tanner ci delizia con un romanzo talmente semplice che, all'inizio, sei convinto di leggere un libro di bambini.
Diviso in parti (Insieme, Divisi - Vaclav, Divisi - Lena, di nuovo insieme), ti catapulta dalla vita di due bambini di dieci anni, alla vita di due adolescenti con i loro problemi, tra cui fidanzate ed amiche, che decidono di capire una volta per tutte chi era davvero l'altro/a.
La sua scrittura è scorrevole, piacevole da leggere e per nulla pesante. Come ho detto, però, all'inizio sembra davvero un libro per bambini, ma bisogna essere pazienti, perché alla fine il segreto di Lena ci travolge e ci scombussola talmente tanto che dimenticheremo che libro stiamo leggendo.

Ero indecisa se dare 5/5, ma l'ho riservato per libri più profondi, di quelli che ti prendono l'anima e te l'accartocciano talmente tanto che ti ritrovi con il fiato corto.
"Cose da salvare in caso di incendio" racconta una tematica forte, senza dubbio, ma in un modo talmente leggero che diventa una bella lettura.
Lo consiglio vivamente!

mercoledì 14 dicembre 2011

Giveaway ~ Leggere Fantastico

 

Come resistere ad una vampira che dà consigli di moda a noi umili e inutili umani?
Scarlett Stroker ci svelerà tutti i suoi trucchi in un fantastico libro messo in palio da Leggere Fantastico! 

Cliccate sull'immagine per partecipare ;)

Il diavolo veste Prada, ma Dracula punta su Dior!


martedì 13 dicembre 2011

Recensione: Il mio migliore amico di Tess Callahan

Titolo: Il mio migliore amico
Autore: Tess Callahan
Editore: Frassinelli
Pagine: 384 pag.
Collana: Narrativa
ISBN: 9788888320564


Trama: April è bella, giovane, pericolosamente sincera e avventata. Oliver, il suo migliore amico, l'unico che sa leggerle dentro come nessun altro al mondo, è serio, affidabile, studioso. April può contare su di lui, anche nei momenti più terribili, come quando perde i genitori e rimane sola con la nonna e l'adorato Buddy, il fratello più piccolo. Ma poi Oliver si allontana dalla città dove sono nati e hanno condiviso giochi, avventure, turbamenti adolescenziali. Tutta una vita. Quando una terribile tragedia colpisce April Buddy muore, a diciott'anni, in un incidente d'auto sulla strada ghiacciata -, al funerale del ragazzo lei rivede Oliver. E tornato a vivere lì, ha rinunciato al sogno di diventare musicista e sta per laurearsi in giurisprudenza. Al suo fianco c'è la promessa sposa Bernadette, l'esatto opposto di April. Nel momento in cui si rincontrano, le loro vite non potrebbero essere più distanti: tanto lei sembra rotolare lungo la china dell'auto distruzione quanto lui è controllato e responsabile, in apparenza avviato su un binario consolidato e prevedibile: laurea, matrimonio, carriera. E invece l'impatto è devastante: la vulnerabile April, tanto bisognosa di protezione dalle proprie scelte sbagliate, risveglia in Oliver ricordi e sentimenti sopiti. Si riaccendono fra loro antiche tensioni, esplodono segreti inconfessati e si scardinano le sicurezze cui entrambi credevano di appigliarsi.


Voto: 4/5


La mia recensione:

Per mesi vidi il volantino della copertina del libro dentro al cassetto.
Non so come, ma quella trama mi aveva affascinata.
Sembrava un libro semplice, un ritorno nel passato, una grande storia d'amore.
Non era nulla di tutto questo.


Non sono rimasta delusa da questo libro, eppure non era il libro che mi aspettavo. Credevo fosse la classica grande storia d'amore, qualcosa in stile Cecelia Ahern o "la ragazza della porta accanto".
Sin dall'inizio capisci che non è un libro come tutti gli altri. Inizia con un funerale, precisamente il funerale di Buddy. Del "piccolo Buddy".
L'autrice ci risparmia i convenevoli delle vite precedenti al loro incontro e ci mette subito lì i protagonisti, con il loro imbarazzo e la loro rabbia.
La vita di April e di Oliver, soprattutto il loro passato, la si scopre pagina per pagina, tra un flashback ed un ricordo. April e Oliver sono cugini, anche se acquisiti, e la loro infanzia è segnata dalla loro grande amicizia.

L'intero passato di April è una specie di corsa da se stessa, una specie di voglia di staccarsi da quella pelle troppo pesante per una persona fragile come lei.
Il passato di Oliver è composto solo da April e dalla musica. Si intrecciano, si legano e alla fine decide di lasciarle entrambe.

Ma crescendo le cose cambiano. Oliver si sta per sposare con Bernadette. Bella, bionda, perfetta per lui. L'esatto contrario di April, così lontana da quel passato che lui ha voluto lasciarsi alle spalle.
April è sempre la stessa. April la pazza, quella che si mette nei pasticci,  quella che rovina sempre tutto, l'eterna cameriera senza obiettivi nella vita. April  ha un problema: è affascinata dagli uomini pericolosi.

Oliver capirà di non averla mai dimenticata.
April si renderà conto di averlo sempre aspettato.
Ma il passato non torna, la vita si disfa e alla fine bisogna recuperare tutti i pezzi e cercare di creare qualcosa di nuovo.

Il mio migliore amico è un libro che si deve leggere dopo una serie di libri monotoni. Capita lì per caso, l'intera storia è sbagliata, tutte le loro scelte non sono condivisibili eppure, alla fine, ti chiedi se sarebbe potuta davvero andare in un altro modo. 

lunedì 12 dicembre 2011

Reading Challenge ~ Urban Fantasy&Science Fiction



Shining Books partecipa alla Reading Challenge a tema Urban Fantasy&Science Fiction dell'Atelier dei libri!

{Per informazioni cliccare sul banner}

Shining Books recensirà libri quali: The wolves of Mercy Falls saga, Delirium, Starcrossed, L'ospite, Fallen e molti altri! :)

Recensione: Quando eravamo in tre di Aidan Chambers

Titolo: Quando eravamo in tre
Autore: Aidan Chambers
Editore: Rizzoli
Pagine: 333 pag.
Collana: OLTRE8
ISBN9788817026192


Trama: Piers, diciassette anni, introverso e depresso, ha lasciato casa, scuola, amici e fidanzata per cercare di capire che cosa vuole fare di sé, ha accettato un modesto lavoro di casellante di un ponte a pedaggio e si è trasferito nella squallida casetta accanto al ponte. Lì conosce Kate, che ha la sua stessa età ma è decisa e sicura di sé: i due fanno amicizia e parlano di tutto. Poi arriva Adam, un ragazzo misterioso, insolente e affascinante che invade la loro vita senza essere stato invitato. Il legame a tre è complicato, mescola amore, amicizia, complicità. Ma nel passato di Adam c'è un'ombra, il ricordo di un dramma che affiora poco alla volta e rischia di travolgere tutti e tre.


Voto: 4/5




La mia recensione:

Scelsi il libro per caso, lì, sullo scaffale della biblioteca. "Dev'essere interessante" mi dissi.
Non mi ero sbagliata.

"Quando eravamo in tre" è il genere di libro che leggi e ogni tanto ti scappa un sorriso, ma pensi che tutto sommato non sia chissà quale capolavoro. Tutto questo fino all'ultimo capitolo, finché l'intera storia non si travolge e tu ti chiedi come possa essere possibile.

Piers va via di casa per allontanarsi da quel mondo così finto ed ostile. Quel mondo che lo costringe a seguire delle regole già scritte, di vivere di cliché e di fare quello che le persone si aspettano da lui.


Tess è una sorta di spirito libero ed indomabile, nonostante sia l'unica ad essere proprio a casa sua. Ama vivere e in un certo senso ama anche Piers. 

E poi c'è Adam.
Adam quello bello. Adam quello spontaneo, quello che nasconde il suo passato, il ragazzo senza genitori, il ragazzo senza regole.
Adam è l'anti Piers.
Se vuole una cosa, non chiede il permesso a nessuno e se la prende.

Così Adam irrompe nella vita di Piers, stravolgendola, abbandonandolo per poi ricomparire nei momenti più sbagliati. Adam, bello ed affascinante, un vagabondo, un ladro, stravolge i sentimenti di Tess, fino a sopraffare la sua amicizia con Piers.
Ma chi è davvero Adam?
E poi c'è questo ponte ad unirli, un ponte vero e proprio, ma anche un ponte inteso come metafora, perché il ponte collega, unisce, proprio come succede ai protagonisti.
Ma poi una festa, un incidente e l'improvvisa sparizione di Adam, aprono gli occhi a Piers su chi è davvero.
E il finale sconvolgente, farà capire che le cose non sono mai come sembrano.

Per quanto possa sembrare un libro per ragazzini (e suppongo che venga proprio classificato come tale), ho trovato che il libro fosse davvero molto "adulto", in quanto molti concetti non sono comprensibile ad un pubblico giovane come quello a cui è consigliato (Il libro ha come età di lettura i 14 anni).
E' un romanzo di formazione, anche se odio questo tipo di classificazione. Alla fine, il personaggio a cui mi sono più affezionata è proprio Piers che, nonostante i dubbi sulla propria esistenza, l'egoismo, la mancanza di tatto, si rende conto per cosa vale la pena lottare, cos'è l'amore e l'affetto e cosa significa proteggere e prendersi cura di un'altra persona. 

All'inizio sembrava un romanzo di un triangolo amoroso, un argomento trito e ritrito, una lettura semplice, qualcosa per passare il tempo. "Quando eravamo in tre" è anche questo. Tratta sicuramente il triangolo amoroso, ma è talmente marginale, che alla fine è un romanzo sul valore dell'amicizia e sul coraggio di fare scelte, giuste o sbagliate che siano, giocandosi il tutto e per tutto.

Lo consiglio? Assolutamente sì. Per le emozioni, per le battute e per Adam. Perché anche il lettore riscopre qualcosa su sé stesso grazie a lui.



domenica 11 dicembre 2011

Giveaway ~ Leggere Fantastico


Che ne pensate di vincere un libro a "scatola chiusa"?
Ovviamente l'admin dà la possibilità di indovinare di che libro si tratta, perciò, perché non partecipare?

L'indizio è uno solo: l'ala di un angelo.

sabato 10 dicembre 2011

Giveaway ~ Leggere Fantastico



I sogni dei Morti - Maurizio Temporin

Come non partecipare ad un Giveaway con in palio un libro apprezzatissimo e italiano?

Che ne dite di partecipare al Giveaway? Io lo faccio già! :)

Giveaway ~ Atelier dei libri



L'Atelier  dei libri organizza un fantastico Giveaway per poter vincere una copia del libro "Warm  Bodies di Isaac Marion"

Dopo aver letto recensioni davvero molto positive, mi ero ripromessa di leggere questo libro, aggiungendolo alla lista (infinita!) di libri che voglio leggere.
Certo, però, che vincerlo ad un Giveaway non sarebbe male! ;)

Che ne dite? Provare non costa nulla! 

Shining Books

Shining Books è nato.


Dopo parecchie peripezie per creare un blog di recensioni e diverse prove, finalmente è nato Shining Books.

Ma perché creare l'ennesimo blog di recensione libri?
Ho voglia di dire la mia, in sostanza. Ho voglia di rendere pubblico questo amore (perché di amore si tratta), potendone parlare liberamente. Spesso mi capita di leggere un libro fantastico, di quelli che ti lasciano il fiato corto, quelli che ti fanno venire il batticuore e improvvisamente sentirmi sola perché a nessuno importa.
Sostanzialmente Shining Books è nato per questo, per poter giudicare questi piccoli compagni e giorno dopo giorno mi accompagnano in questo lungo viaggio, dandomi emozioni che, spesso, neanche le persone riescono a darmi.

Come fai a leggere così tanto?
E' una domanda che detesto, perché non so come rispondere quando me la fanno. Vado a periodi, spesso non leggo per mesi, altre volte un libro più di un mese, altre volte non faccio altro che leggere, togliendo tutto il tempo necessario alle altre attività.

La finiamo con le domande?
Ma sì, va bene!
Era solo un post introduttivo, il Primo Post, quello che darà inizio a tutto.
Come mi sento? Emozionata, speriamo di mantenere vivo l'obiettivo! :)

Erika